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Pronto per la sfida

BOA Athlete Sage Kotsenburg
2014 Olympic Gold Medalist, Slopestyle
2020 Rider of the Year, Snowboarder Magazine

 

 

 

 

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Snowboarder e vincitore della medaglia d'oro olimpica , Sage Kotsenburg mette continuamente alla prova i suoi limiti –  che si tratti di backcountry, mountain bike, trail running oppure lottare per combattere il cambiamento climatico, lui da sempre il massimo.

 

 

Storia da Amanda Wormann
Fotografia di Jeremy Thornburg Photography, Instagram: @jerm_worldwide

 

Più informazioni sul Snowboard Boot Guide

Sage Kotsenburg BOA Pioneer

 

 

“Lo snowboard è legato allo spingersi oltre i limiti - spingersi oltre i limiti dello snowboard e oltre i propri limiti. Devi scoprire dove si trova il tuo equilibrio. Ti senti a tuo agio nell'essere a disagio? "

Quando Sage Kotsenburg ha intrapreso la sua corsa a Sochi, era al top della sua forma e ha raggiunto l'oro. Il nativo di Park City è molto amato dagli snowboarder. Ma dopo aver raggiunto il più grande palcoscenico del mondo, il poco più che ventenne biondo, spettinato e con un fare sempre rilassato è diventato una celebrità vincendo il primo oro americano alle Olimpiadi di Sochi 2014 e il primo oro in assoluto nello snowboard slopestyle.

Competere a quel livello si riduce a un momento unico, alcuni dicono addirittura che una volta che sei lì, tutto dipende dalla fortuna. Ma per arrivare a quel momento? Ci vuole una vita. La formazione costante, la preparazione e la ricerca infinita del mestiere spingono i concorrenti oltre. Più di ogni altra cosa, però, ogni atleta dice che dipende dalla mentalità, qualcosa che ti porti dentro per tutta la vita, prima che le luci e le telecamere si accendano e molto tempo dopo il podio.

"Sono arrivato con una mentalità diversa rispetto a molte persone. Stavo cercando di fare qualcosa di creativo e non mi preoccupavo davvero di vincere, ma sarei anche pazzo a stare seduto qui a dire che non volevo vincere. Volevo davvero fare questa gara, mi sono impegnato per arrivarci e, alla fine, i giudici hanno premiato il mio impegno quel giorno, mi sembra ancora un sogno".

 

La creatività e lo stile di Sage sono la prova che la mentalità va oltre la gara. Fa le cose a modo suo, cosa che ha mostrato al mondo quando ha abbandonato lo snowboard competitivo per concentrarsi maggiormente su ciò che lo rende felice: il backcountry.

"Sono stato al vertice dello slopestyle per così tanto tempo. Non era abbastanza per me e non volevo continuare a farlo. Volevo trovare qualcosa in cui mi sentissi a disagio".

Sage Kotsenburg BOA Snowboard Pioneer
BOA Pioneer Sage Kotsenburg

"Sono stato al vertice dello slopestyle per così tanto tempo. Non era abbastanza per me e non volevo continuare a farlo. Volevo trovare qualcosa in cui mi sentissi a disagio".

Nel backcountry, spingersi oltre i limiti è naturale. Tuttavia la posta in gioco è ancora alta e le variabili sono molte: tempo imprevedibile, pericolo di valanghe, troupe cinematografica e rider fidati. Questi fattori entrano in gioco quando si valutano i pro e i contro: se anche un solo elemento non è in sintonia, può cambiare l'intera giornata.

"Nel backcountry c’è una grande mentalità di squadra. Non puoi uscire ed aspettarti di compiere le più grandi imprese del mondo da solo. Hai bisogno di un bravo filmmaker e fotografo, hai bisogno di altri rider al tuo fianco per rimanere motivato, così se sei in difficoltà hai l'energia per tirarti su e affrontare l’ostacolo."

K2 Holgate

Trovare il giusto equilibrio ripaga. Sage è stato nominato Rider dell’Anno 2020 da Snowboarder Magazine, un titolo innegabilmente adatto dopo aver visto la sua parte nel video di chiusura in Joy, dove è atterrato con un doppio backside twelve Japan all'iconico Chad's Gap nello Utah. Crescendo sulle montagne Wasatch e guardando leggende dello snowboard come Travis Rice raggiungere lo stesso obbiettivo, è giusto dire che Sage ha portato tutto a casa – dando sempre il massimo, anche quando non è in montagna.

Mentre ispira la prossima generazione di rider ad esplorare il backcountry, è altrettanto occupato nel proteggerla. Sage è un leader attivo in Protect Our Winters (POW), un'organizzazione dedicata alla prevenzione del cambiamento climatico.

Sage Kotsenburg with snowboard portrait

 

"Voglio assicurarmi che i bambini possano vivere nelle stesse condizioni che avevo io quando ero piccolo e vorrei lasciare loro un mondo migliore".

Quando è arrivata la quarantena e la neve si è sciolta, Sage ha spostato la sua attenzione verso nuovi modi per sfidare se stesso. Tra la mountain bike e una nuova passione per la corsa, è stato impegnato a fare ciò che sa fare meglio: mettersi in condizioni di disagio, arrivando quest’estate perfino a correre una maratona.

"Mi sforzo sempre di essere critico verso me stesso e di motivarmi con nuovi inizi. È la stessa mentalità che uso nello snowboard: essere mentalmente concentrato e fisicamente forte in modo da poter arrivare nel posto nel quale devo essere."

"Mi sforzo sempre di essere critico verso me stesso e di motivarmi con nuovi inizi. È la stessa mentalità che uso nello snowboard: essere mentalmente concentrato e fisicamente forte in modo da poter arrivare nel posto nel quale devo essere."

 

Allora qual è il futuro di Sage? Ha già un occhio puntato verso l'inverno. All'inizio di quest'anno ha partecipato all'evento di prova Natural Selection a Jackson Hole, quindi speriamo di vederlo unirsi ai migliori rider di backcountry del mondo nel tour Natural Selection di Travis Rice. Come la maggior parte di noi, anche lui si chiede cosa porteranno i prossimi due mesi. Ma qualunque cosa ci aspetterà, sappiamo che lui sarà pronto per la sfida.

“Non sai mai cosa succederà, che si tratti di un infortunio o di una pandemia. Ma se esci tutti i giorni e dai il 110%, alla fine non ti pentirai mai di non aver fatto qualcosa”.

 

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POW

 

"VOGLIO ASSICURARMI CHE I BAMBINI POSSANO VIVERE NELLE STESSE CONDIZIONI CHE AVEVO IO QUANDO ERO PICCOLO E VORREI LASCIARE LORO UN MONDO MIGLIORE".

– Sage Kotsenburg

 

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